Cos’è un logo e cosa rappresenta?

Si tratta di un simbolo grafico che deve restituire l’immagine, i valori e l’idea alla base di un’azienda.

In realtà, la storia del logo è lunga: risale al bisogno dell’uomo di comunicare, di esprimersi. L’idea base di progettazione del logo può essere fatta risalire all’antica Grecia, quando i sovrani usavano monogrammi per le proprie monete.

La moderna progettazione di un logo, però, risale al Rinascimento, intorno al tredicesimo secolo. È allora che, infatti, orafi, produttori di carta e molti altri usavano dei segni in oro, filigrana su carta o impronte digitali su ceramica. Era l’inizio della ricerca di una “identità” con l’obiettivo di rendersi riconoscibile al prossimo, all’acquirente.

Il primo marchio brevettato risale a 1875 in Gran Bretagna con la birra Bass Pale Ale e da allora si è fatta molta strada. Quello che più è cambiato oggi, in un confronto con il passato, è la ricerca di semplicità.

Se prendiamo come esempio il primo logo della Pepsi Cola del 1898 creato dal farmacista Caleb Bradham e l’ultimo logo datato 2014, è chiaro come oggi si tenda ad eliminare la complessità preferendo segni immediatamente riconoscibili.

Già nel 1800 si inizia a delineare quella che anche oggi viene definita “strategia del branding” e che nel 1900 diventa la legge base della comunicazione aziendale.

Dal bianco e nero al colore, dall’eleganza del segno allo studio dei font, la storia e l’evoluzione del logo ha subito diversi cambiamenti in base al filone artistico di riferimento al periodo storico.

Se per esempio negli anni ’60, con la nascita della televisione a colori, più ricercati erano i loghi di impatto che potessero risultare efficaci su schermo, negli anni ’80 invece con l’entrata in scena dei computer si punta a un design più tech-friendly. Mentre nel 2000 inizia la rivoluzione del mobile: sono richieste forme più essenziali, minimal.

Oggi un logo deve adattarsi a diverse piattaforme e dispositivi e viene diffuso specialmente tramite il web. Nonostante il mezzo stampa sia ritenuto di minor valore rispetto al digitale, le aziende hanno comunque necessità di immagini che rendano bene su carta come volantini, flyer, etc.

In ogni caso, l’obiettivo del logo aziendale resta lo stesso: veicolare identità e valori di un’azienda, restituendo un’immagine creativa e allo stesso tempo coerente alle mode di design attuali.

Bellissimi Loghi Aziendali: 25 loghi famosi e la loro storia

Dal Web / Inutile dire che un logo gioca un ruolo importante nello sviluppo e nella promozione di un’azienda. Oggi, le persone sono sempre più consapevoli di ciò che acquistano, che si tratti di un prodotto o di un servizio. Oltre alla qualità, i clienti prestano attenzione ad una serie di altri aspetti che costituiscono un’impresa commerciale, come la responsabilità sociale, l’eco-sostenibilità e l’identità del brand. Nel corso degli anni, un brand utilizza di solito diversi loghi. L’insieme di tali loghi crea un registro visivo della storia di un’azienda riflettendo le sue tradizioni, i suoi valori e ciò che la rende diversa dai suoi concorrenti.

Guardando un logo famoso, si attivano determinate associazioni mentali. Ad esempio, l’ “Arco Dorato” del logo di McDonald’s fa pensare ai cheeseburger succosi e al cremoso McFlurry. Guardando il logo BMW, la mente ricrea l’immagine di un’auto elegante che simboleggia lo status sociale del suo proprietario. Nel complesso, un logo dà forma all’opinione che il pubblico ha di un’azienda e dei suoi prodotti.

Ci siamo posti la sfida di raccogliere i 25 migliori loghi aziendali. Data la straordinaria varietà di design, all’inizio il lavoro sembrava di una grande mole. Ciò nonostante, ce l’abbiamo fatta! Sfortunatamente, non siamo riusciti a trovare i nomi dei creatori di alcuni loghi. Allo stesso tempo, in questa lista vi sono loghi che sono il risultato del duro lavoro di molti designer. Alcune marche hanno modificato il loro logo così tante volte che abbiamo dovuto concentrarci solo su quelli principali. Speriamo che questa carrellata di loghi sia fonte d’ispirazione per creare il tuo logo di successo!

Nike

La leggendaria Nike è nata come azienda importatrice nota come Blue Ribbon Sports. Nel 1971, il brand decise di espandersi nella produzione di scarpe sportive, creando così il brand Nike come lo conosciamo oggi. È curioso notare che il fondatore della Nike, Philip Knight, trovò originariamente banale l’ormai famoso simbolo “swoosh”, dicendo di non essere molto convinto del design. Potete crederci? Noi no!

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Il logo della Nike fu realizzato da Carolyn Davidson che fu pagata solo 35 dollari per il suo lavoro! Ispirata alla dea greca Nike, Davidson voleva trasmettere un messaggio di velocità e movimento. Nel 1978, il produttore di scarpe rinnovò il suo logo aggiungendo un carattere più audace e variando leggermente lo swoosh. Nessuno pensava che la particolare forma geometrica sarebbe presto diventata uno dei simboli grafici più riconoscibili al mondo! Con il tempo, lo swoosh divenne abbastanza popolare da rimuovere il nome dell’azienda dal logo. Non male per un logo da 35 dollari, no?

Coca-Cola

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Scommettiamo che non sapevi che l’iconico logo Coca-Cola fu creato da un ordinario contabile di nome Frank Mason Robinson! La caratteristica più tipica del logo è il font elegante e fluido Spencerian usato comunemente nei documenti e nella corrispondenza alla fine del XIX secolo. Nel 1890, il brand decise di rendere il suo logo più sofisticato adornandolo con riccioli e curve intricate. I riccioli della “C” maiuscola sembravano deliziose ciliegie appese a un albero. Nonostante gli sforzi, il nuovo design non durò a lungo, e oggi sulle nostre bottiglie di Coca-Cola possiamo ancora vedere il vecchio logo creato da Robinson. A volte è impossibile battere il logo originale!

Ford

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Sapevi che Ford Motor fu la terza azienda automobilistica fondata dal leggendario Henry Ford? La sua prima impresa fallì. Per quanto riguarda la seconda impresa (che in seguito divenne nota come Cadillac), Ford la abbandonò di sua spontanea volontà. Il logo originario della Ford Motor fu un’icona rotonda eccessivamente decorata che riportava il nome e la città dell’azienda. Nel 1927, con il lancio del nuovo modello di auto Ford Model А, il brand decise di rinnovare la propria identità aziendale. Ora è rappresentato da un logo blu ellittico, diventato sinonimo di buon gusto e stile.

Apple

La storia grafica del brand Apple è iniziata con un logo disegnato da Ronald Wayne, uno dei co-fondatori della Apple. L’idea alla base del logo fu la rivoluzionaria scoperta della gravità ad opera di Newton. Insieme al nome della compagnia (Apple Computer Co.), il logo riportava una lunga citazione che diceva: “Newton, una mente per sempre in viaggio attraverso strani mari di pensiero… da sola.” Deluso dal design, Steve Jobs chiese di sostituirlo con qualcosa di “non così carino.” Così, nel 1977, Rob Janoff inventò un logo colorato a forma di mela e il nome dell’azienda fu ridotto a “Apple”. Il nuovo logo si rivolgeva a un pubblico più giovane e trasmetteva la capacità unica del computer di riprodurre i colori. Ti starai chiedendo come mai la mela del logo abbia un morso. La risposta è abbastanza divertente in realtà! È stato fatto per evitare che venisse confusa con una ciliegia!

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Nel 1984, con il lancio della Apple Macintosh, il gigante della tecnologia decise che il suo simbolo era diventato abbastanza famoso da rappresentare da solo il brand Apple, quindi il nome dell’azienda fu rimosso dal logo. Dal 1984, Apple è rimasta fedele al suo incredibile logo, sperimentando solo con ombre e sfumature di colore.

Pepsi

pepsi logo

Nel 1893 Caleb Bradham non poteva immaginare che il suo logo fosse destinato a diventare un simbolo iconico del XX secolo tanto da plasmare la cultura moderna. Il logo subì la sua prima trasformazione nel 1962, perdendo la parola “cola”. Ora il logo mostrava solo la parola “Pepsi” su un’icona rotonda dipinta di rosso, bianco e blu. Il logo tondo rappresenta un tappo di bottiglia Pepsi. Tra il 1971 e il 2005, il design andò sempre più a semplificarsi, diventando più minimalista ad ogni rebranding. Guardando ora il logo della Pepsi, possiamo dire che è stato affinato alla perfezione!

Mercedes-Benz

Mercedes logo

È difficile da credere, ma all’inizio del XX secolo il logo Mercedes-Benz (inizialmente noto come Daimler Motors Corporation) era ben diverso dall’iconica stella a tre punte. Il suo predecessore era un’icona ellittica con sopra la scritta “Mercedes”. A proposito, sai perché il brand si chiama “Mercedes”? Era il nome della bella figlia di Gottlieb Daimler! Solo sette anni dopo, nel 1909, Daimler registrò due loghi, una stella a tre punte e una stella a quattro punte, scegliendo il primo come nuovo logo aziendale. Dal 1910, tutte le auto Mercedes-Benz vantano sul loro radiatore una brillante stella a tre punte. Nel 1916, la stella fu messa in un cerchio affinando la sua eleganza.

Tra il 1916 e il 1921, il logo presentava un altro cerchio con la scritta “Mercedes” lungo il bordo interno. Il logo come lo conosciamo oggi fu introdotto nel 1921, solo per lasciare il posto a una nuova variante che ricordava il vecchio design del 1916. Nell’anno 1926 si unirono due colossi automobilistici, DMG e Benz & Cie, e così nacque la società Mercedes-Benz. Il nuovo logo era un mix raffinato dei due vecchi loghi, la stella a tre punte di DMG e la corona di alloro di Benz. I nomi “Mercedes” e “Benz” furono scritti lungo il bordo interno del cerchio. Elegante ed efficace, il design è stato utilizzato fino al 1996 quando la società si rese conto che era il momento di tornare alle sue radici e riportare in vita il logo minimalista di DMG del 1921. E siamo felici che lo abbiano fatto!

McDonald’s

All’alba della sua carriera stellare, McDonald’s era conosciuto come “McDonald’s Famous Barbeque”. Nel logo del 1940, gli amanti degli hamburger vedevano il nome dell’azienda con la parola “Famous” sottolineata due volte. Nel 1948, il nome del brand fu cambiato in “McDonald’s Famous Hamburgers”, seguito da un importante rebranding. Tra il 1948 e il 1953, la compagnia utilizzò un simpatico chef Speedee come sua mascotte. Nel 1960, McDonald’s introdusse i famosi “Archi Dorati” sotto forma della lettera “M.” Gli archi, creati da Stanley Meston, furono destinati a diventare sinonimo riconosciuto a livello mondiale di questo prelibato fast food.

McDonalds logo design

Tuttavia, il viaggio del logo del McDonald’s non era ancora finito. Nel 1968, il leader dei fast food semplificò la lettera “М” e vi aggiunge la parola “McDonald’s” di nero. Solo nel 1983, McDonald’s trovò il suo segno grafico ideale ben conosciuto, con un logotipo bianco e una “M” dorata su uno sfondo rosso. Nel 2003 si aggiunse lo slogan “I’m lovin’ it” sotto la “M.”. Come parte della campagna di riprogettazione del 2006, la catena di fast food prese la saggia decisione di rimuovere i dettagli eccessivi dal suo logo, permettendo agli iconici Archi Dorati di esprimere da soli l’interno brand.

Levi’s

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Attualmente il logo Levi’s esiste in due versioni: un logotipo minimalista bianco e rosso e un logo con due cavalli. Il logo dei cavalli si vede sulle toppe dei jeans Levi’s per enfatizzare la loro alta qualità e durata. L’idea del logo rosso è nata solo nel 1940 come tentativo di farsi notare tra un numero crescente di concorrenti. Nel 1969, Levi’s presentò il suo nuovo logo nella forma di ali di pipistrello, creazione di Walter Landor & Associates. I fan accaniti del brand di jeans apprezzarono il design originale non meno degli altri due. I loghi di Levi sembrano una famiglia grande e forte, che ne dite?

Burger King

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La seconda catena di fast food più grande al mondo, Burger King è riuscita a costruire un’immagine aziendale intelligente ed elaborata. McDonald’s è probabilmente l’unico brand in grado di superarlo. Tuttavia, avere come concorrente McDonald’s non è certo una vergogna! Per quanto riguarda la storia del logo di Burger King, tutto iniziò con un marchio piuttosto intricato di un re (sì, proprio il Burger King!) orgogliosamente seduto su un hamburger. Sebbene sia ancora usato in alcune pubblicità, questo personaggio divertente non durò a lungo. Nel 1969, il re fu sostituito da due metà di un panino. L’immagine si rivelò talmente iconica da essere usata sin da allora come logo di Burger King. Tuttavia, nel 1998, il logo fu leggermente modificato con un cerchio blu e un effetto 3D.

Google

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La storia del logo di Google ebbe inizio non molto tempo fa, nel 1997. La versione originale del logo Google fu creata in GIMP da Sergey Brin, co-fondatore del colosso IT. L’aggiunta di un punto esclamativo al suo nome era un tentativo di Google di imitare il design di Yahoo!. Ruth Kedar rimosse il punto esclamativo nel 2000, rendendosi conto che copiare non è l’opzione migliore per un brand così potente come Google. L’immagine aziendale guadagnò popolarità fino al 2010. Nel 2015 Google presentò la sua ultima versione del logo, un vero esempio di perfezione grafica.

Warner Bros

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Conosciuto da ogni amante del cinema, Warner Bros associò al brand il simbolo dello scudo. Il primo logo risalente al 1923 presentava l’abbreviazione “WB” nella forma di scudo. La parte superiore del logo riportava una fotografia dello studio cinematografico. Nel 1929, la direzione dell’azienda decise di sostituire la foto con le parole “Warner Bros Pictures Inc.” Seguendo la tendenza minimalista, nel 1936-37, la Warner Bros rimosse tutto il testo dal suo logo. Nel 1937, venne dato un aspetto tridimensionale all’immagine dello scudo. Nel 1948, a seguito delle prime pellicole a colori, la compagnia trasformò il suo logo monocromatico in uno colorato. Tra il 1948 e il 1967, lo scudo fu dipinto di blu e giallo, e le lettere voluminose “WB” sembravano essere dorate. Nel 1967, WB subì cambiamenti drastici, diventando proprietà della società cinematografica Seven Arts. Il famoso scudo divenne più semplice e di forma angolare, con il nome Seven Arts al di sotto. Tre anni dopo, nel 1970, la Warner Bros – Seven Arts fu acquistata dalla Kinney National Company. Ora era il nome “A Kinney National Company” a dominare il logo. Nel 1972, per un breve periodo, la Warner Bros usò un logo che ricordava il suo vecchio design del 1948. Nello stesso anno, il designer Saul Bass ideò un logo nuovo di zecca impiegato fino al 1984. Il nuovo design era più semplice rispetto ai suoi predecessori, con la leggendaria “W” stilizzata per assomigliare a tre linee intersecate. Nel 1984, la compagnia cinematografica tornò al suo design blu e giallo del 1948, enfatizzando i suoi colori. Negli ultimi due anni, il logo subì modifiche minori, sperimentando con sfumature e animazioni.

IBM

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Il logo IBM nacque nel lontano 1924, quando la Computing-Tabulating-Recording Company cambiò il suo nome in “International Business Machines”. Logicamente, il cambio di nome portò a importanti cambiamenti nell’identità visiva dell’azienda. L’intricato emblema CTR del 1911 fu seguito da un logo completamente diverso. La nuova icona circolare riportava le parole “International Business Machines” a forma di globo. Nel 1947, in seguito all’aggiornamento tecnico dell’azienda, il logo fu sostituito con un minimalista “IBM”. Nel 1956, il noto designer Paul Rand ispessì le lettere, sottolineando lo status elevato e la reputazione impeccabile dell’impresa. Nel 1972, a seguito di alcuni grandi cambiamenti nella strategia di posizionamento del brand, Rand dovette reinventare il logo ancora una volta. Il nuovo design a strisce era sinonimo di velocità, versatilità e dinamicità.

NASA

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Il primo logo della NASA fu creato nel 1958 quando il National Advisory Committee on Aeronautics fu riorganizzato come NASA. La NASA non ha uno, ma tre loghi: un logo rotondo (la cosiddetta “Polpetta”), il logo stilizzato (noto come “Verme”) e il timbro. Il timbro ebbe una “carriera” davvero stellare: fu approvato dal presidente Eisenhower e successivamente modificato dallo stesso presidente Kennedy.

Microsoft

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Rispecchiando le ultime tendenze del design di quel periodo, il logo originale della Microsoft uscì nel 1975 e fu usato fino al 1979. Nel 1980, l’azienda di computer optò per un logo più semplice ed elegante, con la parola “Microsoft” scritta su una riga. Nel 1982, il logo Microsoft modificò la lettera “O” in modo stravagante e accattivante. Il brand amava così tanto il nuovo design che la sua cancellazione nel 1987 causò un forte contraccolpo. La storia visiva dell’azienda proseguì con il logo Packman ideato da Scott Baker. Una barra tra le lettere “О” e “S” evocava associazioni istantanee alla velocità e allo sviluppo. La fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 sono stati il periodo d’oro del gigante dell’IT, e con il suo logo sobrio diventò uno dei migliori simboli grafici al mondo.

Adidas

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Adi Dassler era un uomo dai molti talenti. È stato lui a decidere di mettere tre strisce sulle scarpe Adidas per renderle facilmente identificabili tra i marchi concorrenti. Con il tempo, la grafica divenne un logo a tutti gli effetti rimasto praticamente invariato per molti anni (l’unico elemento di design sperimentato da Adidas era variare la forma delle strisce.) Negli anni ’60 Adi Dassler e sua moglie Käthe idearono un altro logo con un trifoglio. Nel 1997, il produttore tedesco di scarpe introdusse il suo nuovo logo aziendale, con tre strisce oblique che formavano una ripida montagna. La montagna rappresentava le sfide affrontate dall’azienda e gli obiettivi che stava perseguendo.

Curiosità: Lo sapevate che I fondatori di puma e adidas erano fratelli ? (film Adidas vs Puma su raiplay )

Starbucks

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Nel 1971 i fondatori di Starbucks alla ricerca di ispirazione per l’identità del brand scoprirono un’incisione in legno risalente al XIV secolo. L’incisione rappresentava una bellissima sirena con due code. Quell’immagine era destinata a diventare uno dei punti salienti del design del logo moderno. Usando l’incisione come prototipo, Terry Heckler progettò un logo con una sirena nuda che indossa una corona (è curioso notare che all’epoca l’azienda era conosciuta con il nome di Starbucks Coffee, Tea & Spices). In seguito Heckler aggiunse un tocco di raffinatezza alla sua opera d’arte. La prima riprogettazione avvenne nel 1987 quando II Giornale e Starbucks si fusero in un unico brand. Nel 1992, Heckler rivisitò nuovamente il suo logo. La sirena aveva un sorriso misterioso e le sue due code divennero meno evidenti. Nel 2011, un’intera squadra di designer unì le proprie capacità e talenti per migliorare ulteriormente l’iconico logo. Il logo perse il cerchio esterno e cambiò il colore dello sfondo da nero a un verde più ottimistico. Rinnovare il design fu un passo logico, poiché da oltre 40 anni dalla creazione della società la sirena divenne un simbolo riconosciuto a livello mondiale. Anche gli amanti del tè lo riconoscono ad occhi chiusi!

Volkswagen

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Tutto iniziò quando l’impresa Porsche organizzò un concorso per trovare il miglior design per una nuova auto Volkswagen. Il concorso fu vinto da Franz Reimspiess, un designer che, tra le sue altre realizzazioni aveva migliorato un motore per un modello Beetle negli anni ’30. Il logo originale in bianco e nero riportava l’abbreviazione “VW” e una svastica come riflesso del regime di Hitler dell’epoca. Il secondo logo non aveva una svastica e assomigliava più ad una ruota di un’automobile che ad un ventilatore. Dopo la seconda guerra mondiale, il produttore di automobili fu ottenuto dagli inglesi che lo ribattezzarono Beetle e revisionarono il concetto del logo. Mentre l’abbreviazione di VW sopravvisse alla censura, il cerchio fu rimosso a causa della sua associazione con la bandiera nazista. Tuttavia, la direzione britannica non riuscì a trovare acquirenti per la fabbrica Volkswagen e dovette restituirla al governo tedesco. Con il passare del tempo, il brand automobilistico abbandonò la combinazione di colori in bianco e nero e optò per il logo blu e grigio chiaro.

Visa

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Il logo VISA fu creato nello stesso anno in cui fu fondata la società. Nel logo originale, il nome del brand era disposto su due righe, con due lettere in alto dipinte di blu e due in basso dipinte di giallo. Nel 2006, la società passò a un font più evidente e riconoscibile. Nel 2014, venne rimosso il giallo, lasciando il logo monocromatico. Oggi puoi vedere la nuova icona su tutti i materiali di marketing e pubblicitari VISA, e pensiamo che sia molto riconoscibile!

Shell

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Traendo ispirazione dalla natura, il colosso del petrolio Shell ha fatto di una conchiglia il suo simbolo aziendale. L’evoluzione del logo Shell mostra come l’azienda si sia spostata da un’immagine complessa a una forma semplificata che parla da sola. Nel lontano 1900, il logo presentava un design nero e bianco. Quasi 50 anni dopo, nel 1948, l’immagine fu dipinta di rosso e di giallo. Questo logo è rimasto praticamente invariato per decenni, e solo il nome dell’azienda cambiava di volta in volta la sua posizione. Nel 1999, la multinazionale decise di rimuovere il suo nome dal logo, identificandosi solo con la famosa conchiglia.

LEGO

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Creato nel 1932, il primo logo della Lego era un bell’esempio di minimalismo. Il logotipo includeva solo il nome dell’impresa. È così che il fondatore del brand Ole Kirk Christiansen rese omaggio alla sua città natale, Billund, anch’essa dotata di un emblema semplice. Nel 1936, il produttore di giocattoli aggiunse colore al suo logo facendolo assomigliare ad un arcobaleno (o un giocattolo luminoso e accattivante). Nel 1950, fu deciso di mettere il nome “LEGO” all’interno di un cerchio e aggiungere le parole “Billund Danmark”. Tre anni dopo, nel 1953, LEGO presentò un nuovo logo con lettere bianche e voluminose su uno sfondo rosso. Nel 1956 fu aggiunta la parola “System” sotto il nome del brand, e la parola “LEGO” fu decorata con un contorno nero per avere un maggiore impatto visivo. Nel 1973, andando a semplificarsi, la società di giocattoli rimosse la parola “System” e aggiunse un altro contorno, questa volta giallo. Il logo come lo conosciamo oggi viene utilizzato dal 1998, ed è associato alla gioia e al divertimento dei bambini di tutto il mondo.

Hewlett-Packard Company (HP)

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Lo sai che il logo di Hewlett-Packard è rimasto praticamente invariato dal 1939? Nel 2011 si è tentato di rendere l’immagine più dinamica disegnando linee diagonali tra le lettere “H” e “P.” Tuttavia, quelle idee sono rimaste solo sulla carta (meglio così, probabilmente). Il logo è stato infine aggiornato nel 2016. Ora è rappresentato dalle lettere “H” e “P” arrotondate su uno sfondo azzurro.

Gap

Gap

Tra il 1969 e il 1986, il famoso brand di abbigliamento non usava nient’altro che il suo nome come logo aziendale. Non c’è un esempio migliore di un logo, a pensarci bene! La parola “GAP” è stata inserita in un quadrato blu scuro. Semplice ma efficace, il logo è stato così apprezzato dai fan del brand che il tentativo dell’azienda di modificarlo nel 2010 ha causato numerose proteste sui social media. Fortunatamente, il rivenditore di abbigliamento ha ascoltato i suoi clienti ed è subito tornato al suo vecchio logo.

Canon

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Scommettiamo che solo i fan di Canon sanno che il logo originale di Canon includeva Kwannon, la dea della misericordia venerata dai buddisti (a proposito, nei primi tempi, il brand Canon era noto come Seiki Kogaku Kenyudho). Inoltre, la dea ha prestato il suo nome alla prima fotocamera Canon. Dopo un enorme successo nel 1935, la società giapponese di realizzazione di immagini ha incrementato la produzione e rinnovato la propria identità del brand. Di conseguenza, nel 1956 il pubblico potè ammirare il famoso logo rosso che tutti conosciamo e amiamo.

BMW

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La leggenda del colosso automobilistico BMW (Bayerische Motoren Werke GmbH) fu il risultato della fusione nel 1916 di due produttori di motori di aerei, Rapp Motorenwerke e Flugmaschinenfabrik di proprietà di Gustav Otto. Il prototipo dell’iconico simbolo BMW era un logo circolare usato dal brand Rapp-Motorenwerke, rappresentato da un cavallo e la bandiera bavarese bianca e blu. Il logo BMW presentava due quadranti bianchi e due blu all’interno di un cerchio nero. Dopo la seconda guerra mondiale, l’azienda che non doveva più fabbricare attrezzature per scopi militari decise di esplorare il settore automobilistico. È incredibile quanto il logo BMW moderno e il suo predecessore del 1917 si assomiglino! La casa automobilistica non ha avuto bisogno di migliorare il design già perfetto. Il cambiamento più evidente avvenne nel 2000, quando il logo fu dotato di un effetto 3D che attrae maggiormente l’attenzione.

Audi

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Per il suo primo logo utilizzato fino al 1932, Audi trasse ispirazione dalle forme sinuose ed eleganti dello stile Art Nouveau. Nel 1932, per tagliare le spese crescenti in un periodo di crisi economica, Audi si unì con altri tre produttori automobilistici, DKW, Horch e Wanderer. Un cambiamento strutturale così importante portò a un nuovo logo con i quattro cerchi sovrapposti che tutti conosciamo. I cerchi rappresentavano le quattro società unite che ora facevano parte di Auto Union AG. Nel 1965, l’impresa cambiò il suo nome in Audi e fu poi acquisita da Volkswagen Group. Nel 2009, per celebrare il suo 100° anniversario, Audi revisionò il suo famoso logo rendendolo ancora più raffinato e bello. Ci piace davvero tanto! Fonte web: Logaster